La Commedia nel 2019: Divinah!

Ho finito da ormai ben 10 anni le scuole, ma alcune cose non lasciano mente e cuore. Sarà che ho una madre che insegnava letteratura italiana e approfondire era cosa semplice con lei, ma ci sono alcuni autori, alcuni passaggi, endecasillabi e figure retoriche, che non posso affatto dimenticare! A maggior ragione se si tratta di “sommi” testi, di “sommi” poeti, di un’epoca, che un po’ come la nostra vedeva bianco e nero in contrapposizione, la mia voglia di ricordare diviene ancor più forte!

Dieci anni. Dieci anni dal mio ultimo incontro con il poeta fiorentino Dante Alighieri.
Io amo viaggiare e credetemi se dico che tante volte ho invidiato il viaggio intrapreso dal poeta, tra male e bene, cielo e terra, costellato di eccelsi incontri e figure storiche illustri di rispetto ed altre, invece, che hanno mancato di quello stesso rispetto. 698 anni fa, in questo giorno, il Sommo poeta, spirava.

Non so in che girone si possa trovare, o se si stia trascinando sulla ripida salita del purgatorio o se si sia riunito con la sua amata Beatrice! Sicuramente ogni suo testo è passato alla storia ed ognuno di noi ricorda almeno un singolo passaggio delle meravigliose opere create dal poeta dal naso aquilino. Quelle ore settimanali in cui aprivamo i suoi testi erano ossigeno e riposo, perché la fluidità della scrittura e la complicata storia, accendevano e mantenevano vivo l’interesse nella lettura e nella scoperta.

Nel “trattatello” scritto da Boccaccio riguardo Dante Alighieri, viene descritto come un uomo basso, curvo per gli studi e dalla grande mente. Un uomo che ha dato la vita per il sapere, la politica, la poesia, l’amore! Uno di quelli che oggi, contro autori come Nicholas Sparks e i suoi aforismi, non avrebbe vita facile tra commenti e pochi like, forse! Ma mi piace pensarlo sognante, con le parole sempre giuste da dire e con quel menefreghismo che sembra dire “non ragioniam di loro, ma guarda e passa”.
Abbiamo solo da imparare da chi sognando ha cambiato la propria vita; da chi lottando, l’ha donata per ciò che si ama.