La Francia tra ostriche e maree

Il viaggio alla scoperta della Francia prosegue (ndr trovate la prima parte QUI).
Affascinante città portuale situata intra-muros, Saint Malo ci regala uno dei panorami più belli di Bretagna. Imperdibile é la passeggiata attorno alle mura, da cui si può ammirare un isolotto con un forte; ci troviamo di fronte all’isola rocciosa di Gran-Bé, raggiungibile a piedi durante la bassa marea. Conosciuta come la città dei corsari, pirati legalizzati dal Re di Francia, rivestiva un ruolo strategico nella difesa contro gli inglesi.
Risaliti in macchina, proviamo le famose ostriche di Cancale, acquistate al mercato del pesce a soli cinquanta centesimi l’una. Nota particolare, la spiaggia è piena di gusci vuoti, rigorosamente lanciati sul bagnasciuga (stando attenti a non colpire in testa nessuno).

La nostra prossima meta è un luogo magico, che non riuscirete più a dimenticare: in una sabbiosa distesa solitaria si erge il monte sul quale è stata costruita la celebre abbazia di Mont Saint Michel.
Un ponte sospeso lo collega alla terraferma ed è necessario controllare bene gli orari delle maree, tra le più improvvise ed impetuose d’Europa. Consiglio di visitare l’interno dell’Abbazia e la terrazza che sulla baia, dal panorama unico.
La tappa obbligatoria, segnalata dalla guida Michelin, è la Mère Poulard, in cui gustare la famosissima omelette: anche se è la più costosa mai vista ( 40 euro l’una) si può gustare in due ed è possibile seguirne la preparazione nella cucina di questo elegante ristorante.
Data la splendida giornata decidiamo di tornare a piedi, quando in lontananza notiamo un gruppo di persone intente in un frenetico ballo, forse tipico del luogo. Avvicinandoci ci rendiamo conto che non si stanno affatto divertendo, al contrario provano a scrollarsi di dosso uno sciame di zanzare mai visto prima. Il consiglio è di portare con voi un repellente prima di avventurarvi nella baia.

Risaliamo in auto diretti verso la costa meridionale. Avete presente il paesino de La Bella e la Bestia? Ecco, il centro di Vannes me l’ha ricordato molto. Risparmiata dalla guerra, in passato ospitò il Parlamento ed è una città medievale ricca di fascino, dalle case colorate. Suggerisco di gustare la panna cotta con caramello salato e i tris di formaggi, sempre accompagnati da ottimi vini; per colazione invece provate il mercato centrale, i pasticcini con fragole e fichi sono una poesia.
Per la prima volta sotto un cielo oscurato dalle nubi, giungiamo a Carnac, straordinario allineamento di megaliti, detti Menhir, uno dei più grandi misteri della Bretagna; queste gigantesche pietre hanno dato origine alle più fantasiose teorie: pietre funerarie, offerte al Divino, teorie astronomiche, fino all’ipotesi soprannaturale, che visto il fascino del luogo diciamolo, ci sta! La leggenda narra che San Cornelio, papa nel terzo secolo d.C, inseguito dai soldati romani non trovando il modo di fuggire via mare si voltò e trasformò i soldati in pietra.

Il giorno seguente ci spostiamo nella romantica Valle della Loira. Avete presente i castelli della Disney? Ecco, il castello di Chenonceau é proprio così! Costruito come un ponte sul fiume Cher, ha un fossato, meravigliosi giardini e anche un labirinto. Aggiungete al vostro biglietto l’audioguida, una voce femminile vi racconterà la vita di corte, dalle donne che hanno vissuto lì (da Caterina de’ Medici a Diana di Poitiers, rivali in amore) ai segreti del castello. Ero impaziente di conoscere l’identità della narratrice e per scoprirlo ho dovuto aspettare la fine del giro.
Eccoci alla nostra ultima tappa, Beauvais. Al mattino, prima di prendere l’aereo per Palermo, visitiamo la cattedrale, la chiesa cristiana con il coro più alto al mondo.
In pieno stile gotico francese, rimase incompiuta per problemi di staticità. Magnifica ed imponente al suo interno, restiamo colpiti dall’enorme orologio astronomico, un vero capolavoro.
Ed è con quest’ultima meraviglia che diciamo arrivederci alla Francia, che, per fortuna solo adesso, ci dà un saluto con un po’ di pioggia.

Già pubblicato su L’Altravoce dei Ventenni- Quotidiano del Sud 06/01/2020