Next stop: London

Londra, the City, è l’unica città per cui lascerei Roma.
Sono città così diverse ma capaci entrambe di risolvere e sciogliere dubbi.

Londra è caotica, ma allo stesso tempo ordinata. Scoperta con i classici viaggi studio estivi, da subito  per me è stato come un colpo di fulmine.

L’ultima volta che ci sono stata è stato per un viaggio con una delle mie amiche più care, Antonella.
Ci siamo divertite tantissimo, anche se credo mi abbia odiato per i voli presi alle 6 del mattino (ovviamente sia all’andata che al ritorno) e per le perle di musica dance che le ho fatto ascoltare in macchina (immaginate due pazze che alle 4 di notte cantano, on the road to Fiumicino Airport, Alexia “The Summer is crazy” , condita con “Years and Years” dei The king e Deorro “Perdoname”!)

“Son las 3 de la mañana
Y estoy en tu ventana
Buscándote, amor Escucha por favor
Y tú qué estás pensando
Llegando aquí tomando
Vete ya de aquí
Déjame dormir
Pero yo no puedo irme sin un beso
Pero ya es muy tarde y no te quiero ver”

Ma Antonella mi avrà odiato anche per i chilometri che le ho fatto fare a piedi per attraversare il Thames, prendere tutte le linee della London Tube e vedere i tanto celebri Madame Tussaud, il London Eye, il Big Ben, Piccadily Circus, Trafalgar Square, il Millenium Bridge, Southbank, Soho, Embankment, il London Bridge e, soprattutto, Notting Hill, South Kensington e Oxford Street.

Passeggiando a Notting Hill

…Notting Hill, il mio angolo di Londra preferito. C’è il mercato, dove nei giorni feriali si vende ogni genere di frutta e verdura noto all’uomo. La bottega del tatuaggio, con fuori un tizio che si è ubriacato e ora non ricorda perché si è fatto incidere “sono pazzo di Ken”. I parrucchieri radicali, dove tutti quelli che escano sembrano una delle Spice Girl versione “i capelli sono miei e me li gestisco io”. E poi all’improvviso è il fine settimana, dall’alba centinaia di bancarelle sbucano fuori dal nulla, affollando Portobello Road fino a Notting Hill Gate e dovunque guardi migliaia persone comprano milioni di oggetti di antiquariato, alcuni autentici, altri… non proprio autentici.” (https://it.wikiquote.org/wiki/Notting_Hill)

Ve lo ricordate? E’ il celebre film “Notting Hill”, con Hugh Grant e Julia Robert e la scena tipica dell’incisione sulla panchina “Per Jude, che amava questo giardino, da Joseph, che le sedeva sempre accanto“, con Ronan Keating che canta in sottofondo “When you say nothing at all”.

Questo perché se andate a Londra non potete non visitare la (ormai) famosa libreria e la porta blu!

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Passeggiare per il quartiere di Notting Hill è un’emozione indescrivibile, una di quelle magie che ti rimane dentro per sempre e, sì, ti cambia un po’.
Le emozioni ti si tatuano addosso e non ti mollano più.
Anche se le cose cambiano, anche se non sei più a Notting Hill, nonostante tutto e tutti.

 

What about South Kensington e Oxford Street?12675038_10207179286013971_1693950927_o

E’ un quartiere italiano per eccellenza, elegante e… bianco!
Sembra di vedere Giampaolo Morelli, il fantastico Antonio nell’omonimo film dei fratelli Vanzina, insieme con la bella Elle Mc Pherson, la Lady Disastrer, la bella ereditiera più corteggiata di Londra Camilla Fox, e Rupert Everett, il nobile affittacamere del quartiere.

E cosa dire della modaiola Oxford Street? The real real real London Style! Sì, perchè Londra è la città della moda per eccellenza, e se volete acquistare qualche novità o semplicemente siete patite per lo shopping, una visita nella City è d’obbligo!

London by night

Ma soprattutto, non c’è cosa più bella della London by night!
Tra i tanti locali vi suggerisco Heron Tower, per il Sushi Samba (altro motivo per cui Antonella mi ha odiato), Gordon Wine Bar e Bodo’s Schloss. 

Tutto questo a dimostrazione che London is always a good idea!

Ad un certo punto, però, i rintocchi del Big Ben riportano alla realtà. E’ tardi, e come direbbe una moderna Cenerentola italo-romana:  “It’s time to go.. S’è fatta na certa!”.
E’ tempo di ritornare in Italia (però bisogna recuperare la scarpetta…)