L’Italia in Brasile. Le scelte di Prandelli ad un passo dal debutto

Di Giuseppe Satira

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Dopo una difficile stagione per il calcio italiano, caratterizzata da scarsi risultati nelle competizioni europee, abbassamento del livello tecnico delle squadre ed episodi spiacevoli come la finale di Coppa Italia rovinata dagli scontri pre partita o la partita farsa Salernitana-Nocerina giocatasi a novembre, per la nostra nazionale è arrivato il momento di affrontare Brasile 2014. Il commissario tecnico Cesare Prandelli ha prima selezionato 30 calciatori che sono andati in ritiro a Coverciano, ed ha in seguito selezionato i 23 calciatori che faranno parte della spedizione azzurra in Brasile. Dopo l’imminente esordio contro l’Inghilterra, la nostra nazionale disputerà la seconda partita del girone il 20 giugno contro Costarica mentre il 24 giugno giocherà contro l’Uruguay per sapere se potrà continuare il suo mondiale o tornare a casa come accaduto nel 2010 in Sudafrica. Questa volta il girone è più difficile, infatti Inghilterra e Uruguay hanno una caratura di molto superiore rispetto alla Slovacchia e alla Nuova Zelanda che nel 2010 ci eliminarono malamente, ma la Nazionale sembra pronta ad affrontare la competizione senza timore e con molte novità positive. Di seguito troviamo i 23 convocati da Cesare Prandelli:

Portieri: Buffon (Juventus), Sirigu (Paris Saint Germain), Perin (Genoa);

Difensori: Bonucci (Juventus), Barzagli (Juventus), Chiellini (Juventus), Paletta (Parma), Darmian (Torino), De Sciglio (Milan), Abate (Milan);

Centrocampisti: Pirlo (Juventus), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Verratti (Paris Saint Germain), Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), Parolo (Parma);

Attaccanti: Balotelli (Milan), Immobile (Torino, dal 1° luglio Borussia Dortmund), Cassano (Parma), Insigne (Napoli), Cerci (Torino).

In porta non si sono verificate sorprese: Buffon è imprescindibile per la nazionale, Sirigu è un secondo portiere molto affidabile cresciuto molto da quando gioca in Francia, mentre Perin ha disputato un’ottima prima stagione con la casacca del grifone. Prandelli aveva inoltre ritenuto di inserire tra i pre convocati il portiere del Parma Mirante qualora si fosse infortunato uno dei tre portieri convocati, ma non dovrebbe sostanzialmente cambiare nulla. In difesa il ct ha deciso di accantonare la difesa a 3 vista nella scorsa Confederations Cup per tornare alla linea a 4: nel ruolo di centrali di difesa non ci sono mai stati dubbi sulla convocazione dei tre juventini Barzagli, Bonucci e Chiellini, mentre era più incerta la convocazione di Paletta, preferito all’interista Ranocchia che però sarà aggregato al gruppo finché non inizierà il mondiale, pronto a subentrare in caso di infortunio subito da uno dei 23 convocati. Nel ruolo di terzino hanno avuto la meglio Darmian, rivelazione del campionato con la maglia del Torino, e i due milanisti De Sciglio ed Abate. Sono stati invece tagliati dalla lista dei 23 convocati Maggio e Pasqual, sia per la possibilità dei convocati di poter giocare su entrambe le fasce, sia per motivazioni tecniche. A centrocampo, nonostante la sicurezza del ct nel portare elementi fondamentali come Pirlo, Marchisio e De Rossi, sono state compiute delle scelte obbligate. Verratti sembrava in un primo momento a rischio, data la presunta incompatibilità con Pirlo, ma l’ottima stagione da lui disputata e l’ottimo ritiro pre mondiale effettuato hanno convinto Prandelli a portarlo con sé in Brasile e, perché no, a fargli disputare un mondiale da protagonista. Thiago Motta non è mai stato invece messo in discussione, nonostante abbia una folta concorrenza nel ruolo di centrocampista centrale. Candreva ha disputato una grandissima stagione alla Lazio e darà molte soluzioni tattiche al ct vista la sua possibilità di essere impiegato sia come centrocampista intermedio che come ala d’attacco. Le sorprese si sono verificate nei restanti posti: Montolivo avrebbe disputato con molta probabilità il mondiale, ma l’infortunio alla tibia rimediato in amichevole contro l’Irlanda ne ha compromesso i piani ed costretto Prandelli a convocare Parolo e Aquilani a discapito di Romulo, che da recenti notizie sembra però aver rinunciato ad andare al mondiale viste le sue condizioni fisiche non ottimali, non volendo impedire a chi, come appunto Parolo ed Aquilani, si trova in buone condizioni fisiche. Nel reparto avanzato sono invece nate numerose polemiche: Balotelli, Immobile, fresco di trasferimento al Borussia Dortmund, e Cerci erano tra i maggiori indiziati a giocare il mondiale, e le attese non sono infatti state tradite. Per i restanti due posti il ballottaggio era tra Cassano, Insigne, Giuseppe Rossi e Destro: a farne le spese sono stati gli ultimi due, Giuseppe Rossi a causa di una preparazione atletica ancora non al top dopo l’infortunio subìto a gennaio e Destro a causa della forte concorrenza di Immobile e Balotelli nel ruolo di prima punta. L’esclusione di Rossi ha generato un botta e risposta tra l’attaccante e il suo agente contro il commissario tecnico, accusato di aver illuso il calciatore di potercela fare a recuperare la condizione e a poter disputare il mondiale senza problemi. Sembra lontano anni luce il periodo in cui la nazionale incantava nelle sue notti magiche con calciatori di altissimo livello come i vari Totti, Del Piero, Baggio o bomber del calibro di Vieri e Pippo Inzaghi, come sembra inoltre lontano il gruppo che vinse il mondiale in Germania nel 2006, di cui sono rimasti solamente Buffon, Barzagli, Pirlo e De Rossi, ma per fortuna sono anche cambiate moltissime cose dalla spedizione fallimentare in Sudafrica nel 2010. L’Italia non sarà sicuramente ai livelli di nazionali come Spagna e Brasile che possono permettersi di lasciare a casa calciatori di livello internazionale, ma sicuramente sarà una squadra difficile da affrontare e che potrà tranquillamente dire la sua sia nella fase a gironi sia nell’eventuale fase ad eliminazione diretta.

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